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POLITICA 
AGRICOLA COMUNE

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Sia la Francia che l'Italia fanno parte dell'Unione Europea e per questo motivo, come gli altri stati membri, possono beneficiare della Politica Agricola Comune. Tra i beneficiari di tale politica troviamo ovviamente l'allevamento e più nello specifico la pastorizia

Che cos'è la PAC?

La Politica Agricola Comune (PAC) dell'Unione Europea, in vigore dal 1957, rappresenta un fondamentale quadro normativo per il settore agricolo all'interno dell'UE. Con l'obiettivo primario di aumentare la produttività agricola e migliorare il reddito degli agricoltori, la PAC mira altresì a garantire la sicurezza alimentare, promuovere la sostenibilità ambientale e favorire lo sviluppo equo nelle aree rurali.

Nel corso degli anni, la PAC ha subito diverse riforme per affrontare le preoccupazioni ambientali e promuovere pratiche agricole più sostenibili. Purtroppo alcune problematiche persistono, tra cui distorsioni di mercato e fenomeni come le "mandrie fantasma", che sfruttano le lacune legislative per ottenere finanziamenti senza effettivamente praticare l'agricoltura. 

Quanti fondi? 

Un esempio: 2019

La Politica Agricola Comune (PAC) segue varie programmazioni, l'ultima, terminata qualche anno fa, copriva il periodo 2014-2020 e si è conclusa registrando una spesa complessiva su tutto il territorio dell'UE di 408,313 miliardi di euro

Per la nuova programmazione  2021-2027 il totale delle risorse impegnate per la PAC è stato fissato a 386,603 miliardi di euro. Dunque una diminuzione che va a toccare tutti gli stati ed i settori, compresa la pastorizia francese ed italiana. Secondo gli esperti, poi, questa diminuzione rischia di essere ancora più importante se si considerano i valori reali, abbattuti dalla recente forte inflazione.

 

Secondo le elaborazioni del Parlamento Europeo, la spesa  per la PAC nell'anno 2019 è stata di poco inferiore ai 50 miliardi di euro. Di questa spesa l'Italia ha beneficiato di circa 5,7 miliardi di euro (ovvero il 10,4% dell'intero ammontare), mentre la Francia con 9,5 miliardi di euro (ovvero il 17,3% sul totale) si è posizionata al primo posto, rappresentando dunque il paese che più ha beneficiato dei fondi della Politica Agricola Comune.

  

La pastorizia nella PAC

La nuova programmazione 2021-2027

Per quanto concerne la pastorizia, la PAC prevede misure specifiche e finanziamenti volti a sostenere questo settore. I pastori giocano un ruolo cruciale nella gestione ambientale, nella conservazione del patrimonio culturale e nel mantenimento delle comunità rurali. Tuttavia, emergono sfide come la scarsità di ricambio generazionale tra i pastori, problematica che affligge ormai da anni tanto la Francia quanto l'Italia. Dall'altra parte l'orientamento delle misure PAC verso l'intensificazione dei sistemi di produzione del bestiame, a discapito dell'agricoltura pastorale estensiva non sembra essere la soluzione migliore.

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Le riforme della PAC per il periodo 2021-2027 sono fondamentali per garantire una maggiore coerenza tra le direttive della PAC e le effettive esigenze dei pastori. Nonostante le critiche, la PAC continua a svolgere un ruolo significativo nel fornire sostegno finanziario alla pastorizia in Europa.

Affrontare le sfide connesse alla carenza di ricambio generazionale e alla desertificazione socio-economica richiederà un approccio integrato che consideri la complessità delle dinamiche rurali, garantendo al contempo la sostenibilità ambientale e la vitalità della pastorizia tradizionale in Italia e in Francia.

Attività pastorale in Francia e in Italia

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