
ATTIVITÀ PASTORIZIA IN FRANCIA E IN ITALIA
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ACTIVITÉ PASTORALE EN FRANCE ET EN ITALIE

Mathieu Charbonnier
Nella foto, in stalla qualche anno fa, in un momento di pausa.
27 anni - ha lavorato per 6 anni come dipendente e pastore presso un'azienda agricola francese vicino a Lione.
Buongiorno, potrebbe raccontarci qualcosa sull’azienda in cui ha lavorato? Quali attività svolgeva?
Buongiorno, io ho lavorato per sei anni come operaio in un’azienda a Laval Saint Savin vicino a Lione, che aveva sia delle mucche che delle pecore, più o meno 60 mucche e 10/20 pecore dipende un po’.
Io mi occupavo in inverno della mungitura, quando eravamo in basso e poi d’estate quando salivamo con la mandria in alpeggio, io facevo il pastore, cioè portavo gli animali al pascolo. Io portavo le mucche perché quelle ogni giorno le riportavamo nella stalla mentre le pecore no, le lasciavamo fuori e le spostavamo il recinto ogni tanto.
Per quale motivo ha abbandonato questo lavoro in Francia?
Allora, a me piaceva quel lavoro, però dopo un po' diventa anche pesante soprattutto se come me sei lontano da casa e poi alla fine gli animali non sono poi neanche tuoi, quindi hai meno soddisfazioni. Poi non voglio sempre parlare di soldi, però con un incentivo più alto, magari ci avrei pensato, invece così non ne vale la pena alla fine.
Non ha mai pensato di mettersi in proprio ed aprire la sua attività?
Si certo, non ti dico quante volte. Il problema è che io non arrivo da una famiglia di agricoltori e quindi non ho niente, ho solo qualche piccolo prato qua in collina. Dovrei partire da zero e comprare tutto. I macchinari se devo fare i fieni, le stalle per mettere gli animali e i prati. Un tempo era molto più facile, riuscivi abbastanza, ma adesso di comprare non se ne parla, sarei indebitato per tutta la vita e trovare tutto in affitto anche è difficile, non hai mai la certezza e comunque costa. Sono costi che chi ha già l’attività di famiglia non ha.
Adesso ho un paio di capre che mi gestisco nel tempo libero, ma faccio un altro lavoro, un domani chissà, magari se le cose cambieranno ci penserò.
Come vede il settore della pastorizia nel futuro?
Penso che si sta affrontando un momento di crisi perché la vita di questo mestiere è molto difficile e in molti preferiscono fare un altro lavoro. Poi la paga, se la paragono alle ore di lavoro che facevo, è meglio cercare un altro lavoro. Difatti se vedi non c’è più praticamente nessuno del posto che vuole fare il dipendente nell’agricoltura, sono tutti stranieri.
Comunque, penso che in Francia il pastore sia visto con un po' più rispetto che in Italia, là quando dici che sei un pastore la gente è curiosa, vuole farti delle domande, qua molte volte quasi che ti prendono per un poveraccio. Ma non importa.